PIOPPI

Pluppi, Puppli, Cloppi, li Puppi, Pioppi. Villaggio aggregato al Comune di Pollica in data 8 agosto 1806. Da Salerno 90 km.

Frazione costiera del comune di Pollica, famosa non solo per la ripetuta assegnazione della Bandiera Blu data dalle acque cristalline del suo mare e dai servizi offerti ma anche perché rappresenta la culla della dieta mediterranea.
In questo luogo difatti, il fisiologo statunitense Ancel Keys vi soggiornò per 28 anni studiando lo stile alimentare della popolazione locale ed elaborando la tesi che la dieta mediterranea apportava evidenti benefici alla salute.
Oggi all’interno del regale Palazzo Vinciprova, si può visitare il ‘Museo Vivente della Dieta Mediterranea’ dedicato proprio ad ‘Ancel Keys’ che mostra documenti relativi alla dieta e ai prodotti del Cilento e il  ‘Museo del Mare' che riproduce incantevoli habitat marini.
Anche l’ artista e scrittore inglese John Arthur Strutt nel IX secolo, citò Pioppi nel suo libro Passando per il Cilento e Giuseppe Ungaretti non poté fare a meno di menzionare questo luogo incantato nel suo Viaggio nel Mezzogiorno.
Prima di proseguire e tuffarsi nel mare verde smeraldo di Pioppi, un altro luogo che vale sicuramente la pena visitare è la seicentesca Chiesa del Carmine.

PANORAMA

PANORAMA

SCORCIO DEL CENTRO STORICO

CHIESA DELLA MADONNA DEL CARMINE

SCORCIO DEL CENTRO STORICO

PALAZZO VINCIPROVA

PALAZZO VINCIPROVA

SCORCIO DEL CENTRO STORICO

PALAZZO VINCIPROVA

VEDUTA DEL BORGO


Dove è ora la borgata di tal nome presso il mare, era fin dal 994 una chiesa dedicata a S. Maria dei Pioppi che apparteneva al monastero di San Mango, come si rileva dalla sua donazione fatta dai principi di Salerno Giovanni e Guaimaro all’abate Andrea.

Presso la chiesa si era formato un villaggio di cui la Badia fece l’acquisto nell’aprile del 1110 per il prezzo di 1800 SOLDI d’oro ed esso è anche indicato nell’instrumento del dicembre 1113, sebbene non se ne designino gli abitanti, come viene fatto per gli altri casali ivi menzionati.

Il villaggio, che prese il nome da molti pioppi che si trovavano nel luogo, fu donato appunto con l’instrumento del 1113 da Torgisio Sanseverino alla Badia di Cava. Ad essa restò per parecchi secoli.

Nel registro dell’Abate Tommaso del 1261 sono specificate le rendite che il monastero ne traeva.Nel 1276 fu compreso tra i casali del Castello dell’Abate restituiti alla Badia, con il nome di Cioppi e nella ripetuta provvisione del 1309 con quello di Li Puppi.

Nello stesso secolo, precisamente nel 1358, fu dato in fitto, come è designato in un inventario di quell’anno dell’Abate Maynerio, e passò poi nel 1410 con tutti gli altri casali del Castello dell’Abate al re Ladislao.

Festa della Madonna del Carmelo

16 luglio

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La festa del Mare (Mare aperto)

Dal 19 al 22 giugno

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Sagra del Pesce Azzurro

Dal 31 agosto al 2 settembre

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